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Appoggiata su una lastra di alluminio, l’opera è costituita da un parallelepipedo in ceramica, la cui superficie lievemente mossa, lavorata a rilievo con corpi umani disegnati in movimento, si presenta suddivisa in tre lastre; lo shammash è in posizione centrale. In cima alla struttura trovano posto i nove lumi. Sia il recto sia il verso dei parallelepipedi sono lavorati a bassorilievo.