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La lampada è composta da un elemento principale a forma di tempio, la chanukkiah vera e propria, cui l’artista ha affiancato un elemento più piccolo (16 x 20 x 25 m) eseguito con gli stessi materiali, dal titolo Specchio di luci. Il Tempio è iconico, in stile classico, greco, restituisce un immaginario simbolico del sacro personale dell’artista, dal sapore di un’archeologia onirica. Bianco, di un bianco sporco, vissuto, segnato dal tempo, pronto ad accogliere il colore – come la vita – che si presenta frammentato sulla parete di fondo, come se fosse colpita da raggi di luce «spezzati» nei colori dell’arcobaleno da un prisma: coriandoli riflessi, riverberi della luce che entra nel tempio, animandolo. La lampada risulta così composta da due sculture in dialogo: il tempio e una specie di dreidel (trottola), che gli fa da specchio, per forma e uso dei colori, o da prisma che trasforma il colore.