Uno spazio ampio e luminoso
Il cortile interno è uno spazio ampio e luminoso che permette alla Comunità di radunarsi all’aperto nei momenti di festa mantenendo un’atmosfera di intimità e riservatezza. È stato ricavato dagli ampliamenti della seconda metà dell’Ottocento, momento in cui la Comunità conobbe il suo periodo di massimo splendore: erano circa 850 gli ebrei residenti in città e per la sua concentrazione il quartiere ebraico di Casale Monferrato risultava il più popolato del Regno sabaudo dopo quello di Torino. Oggi come in passato è uno spazio vivo che ospita spesso eventi.
Alfabeto ebraico
Sotto il portico, sulla parete esterna alla sinagoga, è collocata un’opera creata nel 1994 dall’artista Gabriele Levy. L’opera è composta dalle 22 lettere dell’alfabeto ebraico, ciascuna delle quali è realizzata su un pezzo di argilla di 22×24 cm, del peso di circa 2 kg. Sotto ad ogni lettera è riportato un testo descrittivo che ne indica la pronuncia, il valore numerico e il significato mistico.
Il melograno
Nel cortile antistante il portico cresce un albero di melograno che nella cultura ebraica detiene un grande significato. Qui, nel 2002, gli artisti Jessica Carrol e Aldo Mondino hanno realizzato Il cortile delle api, un’opera d’arte che prende corpo nello spazio del cortile in un movimento circolare che comprende il selciato del pavimento e l’albero di melograno.