A late baroque architectural gem
La sinagoga di Casale Monferrato è stata inaugurata nel 1595 e da allora ha subito diversi ampliamenti e ristrutturazioni. Oggi si presenta nel suo splendore barocco-rococò piemontese (fine ‘700 – inizio ‘800), valorizzato da un accurato restauro del 1969. È considerata una delle più belle sinagoghe d’Europa: abbondano gli ori, gli stucchi, i legni preziosi e le iscrizioni in ebraico, che testimoniano i lunghi secoli di vita della Comunità di Casale.
Pur nei continui rifacimenti delle diverse epoche, è sempre stata la sala di preghiera, il luogo attorno al quale la Comunità di Casale si è radunata nei secoli. All’interno della sala di preghiera, cui fino a metà Ottocento si accedeva dal lato lungo, i sedili erano disposti perimetralmente, secondo l’assetto usuale delle antiche sinagoghe. A seguito dell’incremento demografico della Comunità, venne progressivamente occupato anche lo spazio centrale, inserendo file parallele di banchi in asse con l’ingresso.
Successivi al 1848, l’anno dello Statuto Albertino e dei primi decreti di emancipazione degli ebrei, vi furono interventi edilizi più incisivi che determinarono la rimodulazione del porticato e l’ampliamento della sala di preghiera, con l’accesso spostato sul lato minore a fronte dell’Arón ha-Kodesh e la risistemazione dei banchi così come è rimasta fino a oggi. Tra le migliorie realizzate nel corso del tempo, vanno segnalati l’abbellimento dell’ Arón ha-Kodesh con oro e legni preziosi a fine Settecento, la costruzione della cantoria in legno scolpita e dorata e la realizzazione del prezioso mosaico pavimentale in stile veneziano sul podio di fronte all’Arón. Al primo piano si trova lo spazio riservato alle donne, il matroneo, presente fin dalla fine del Cinquecento ma successivamente riedificato e impreziosito, che oggi ospita il Museo degli Argenti.
Dopo un periodo di abbandono dell’edificio a causa della Seconda Guerra Mondiale e delle leggi razziali, nel 1969 la sinagoga è stata completamente restaurata sotto la direzione dell’architetto Giulio Bourbon e riaperta sia religiosamente che con funzione museale. Oggi la sinagoga non viene utilizzata con regolarità per le funzioni religiose, poiché a Casale Monferrato vivono soltanto due famiglie ebraiche. Durante l’anno, tuttavia, vengono celebrati alcuni Sabati e le principali festività in un’atmosfera speciale di raccoglimento, gioia e condivisione.
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