– 111
2009
Giovanni Bonaldi
27 x 133 x 15 cm
Bronzo patinato
La lampada è formata da nove pezzi in bronzo patinato affiancati l’uno all’altro ed equidistanti; lo shammash è all’estremità destra e si distingue per essere ossidato in rame. Ogni parte ripropone la forma della lettera lamed, al centro dell’alfabeto ebraico, presentata come il “vuoto rappreso” racchiuso dalla mano che impugna la lampada con le impronte digitali e i solchi delle dita che la stringono. La base è lo zoccolo di un cavallo che nell’iterazione modulare suggerisce il dinamismo di una cavalcata. Al tempo stesso la lettera lamed rimanda a un’idea di interiorità, connessa alla parola lev (cuore) di cui la lamed è l’iniziale.