– 182
2016
Peter Assmann
Leucht(er)schriften
39,5 x 49,5 x 2,5 cm
Grafite, filo metallico su carta
Sulla parete corpi di piccoli uomini, tutti uguali e tutti diversi, stilizzati e senza genere, sono disegnati a matita e, alcuni più grandi, composti in fil di ferro. Sono uomini-lampada, le cui braccia sono fatte di fuoco, e danzano. Danzando, contagiano altri uomini e si fanno frattali, parte di un tutto che si ricompone in una nuova scala dimensionale tornando a essere formalmente candelabro. In alto la scritta LEUCHT(ER)SCHRIFTEN, un gioco di parole in tedesco che sovrappone la parola «candelabri» – la cui traduzione letterale potrebbe essere «illuminatore» o «fatto di luce» – a quella di «scritta» come a dire che il candelabro racconta una storia, illumina scritti, narrazioni ma al contempo unisce il gesto del disegno a quello della scrittura per mano dell’artista sul foglio, eliminando il confine fra scrivere e disegnare.