– 189

2017

Vittorio Pavoncello

Hannukkiah del confine

21 x 24,5 x 5,5 cm

Ceramica bianca con segno in colore rosso
Paolelli ceramiche – Roma

La forma della lampada è un muro, un confine, spezzato dalla pressione delle mani che rendono la parete aperta al passare la luce. In esecuzione è infatti lo sforzo delle dita della mano di penetrare il muro di argilla, ancora molle, che sfonda la parete e crea quattro bocchette: l’alloggio per i lumi. Un filo rosso sgorga da uno dei due lati. Il muro spinto dalle mani ha una lieve torsione che lo inclina leggermente. Un confine separa due entità e diventa al contempo punto di contatto: quattro lumi alloggiano su un lato del muro e quattro dall’altro. Il numero otto è la somma dei due lati, è la loro unione che genera la possibilità di una chanukkia.

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