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L’opera si configura come una tradizionale pittura a olio di stampo geometrico razionalista, su tavola di compensato marino di spessore 1 cm inserito in una struttura che la rende autoreggente. Il titolo, Farfalla filosofica, rimanda al significato iniziatico del simbolo Farfalla che da insetto strisciante, bruco, si trasforma in un insetto volante. Il «corpo» della farfalla è pensato come una chanukkia ardente con il braccio centrale in funzione di shammash, sul quale convergono le «ali» quali raggi provenienti dall’e sterno. L’impianto del lavoro si concentra nel focalizzare l’attenzione su una parte di un tutto che non può essere compreso in una unica figura, le ali, l’asse centrale; un tutto spirituale idealizzato nella chanukkia.