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La chanukkiah Instabile come la speranza è un oggetto che esprime forza, rettitudine, brillantezza. Si erge fiera da terra per raggiungere i due metri di altezza e generare fiamme di fuoco vivo e danzante, che si accendono una dopo l’altra, a scandire il tempo della festa. Una bombola di metano, gas leggero più dell’aria costretto in un contenitore del quale prende la forma, la alimenta attraverso un tubo. «Le fiamme reali non vogliono essere un’allegoria o una metafora, ma sono in sintonia con la mia ricerca – specifica Arcangelo Sassolino – che si sviluppa attorno all’aderenza alla realtà. Il contrasto del colore delle fiamme spicca contro il colore freddo dell’acciaio inox. La mia ossessione è comprimere il tempo nella scultura. Per farlo, catturo e tengo sospesi quegli attimi di instabilità propri a ciascun materiale, liberandoli da quella forma chiusa che tutti conosciamo».