Il dialetto ebraico-piemontese e la preghiera “APpaM”
In tutto il mondo, nei millenni, gli ebrei hanno introdotto nelle lingue locali alcune espressioni ebraiche, dando vita a neologismi dialettali. Molti ebrei si rifugiarono in Italia dopo l’espulsione dalla Francia nel 1394. Si generò così la modalità di preghiera e il dialetto APpam all’interno delle comunità ebraiche di Asti, Fossano e Moncalvo. La nomenclatura “APpaM” deriva dalle iniziali in lingua ebraica di queste tre città. Durante il secolo scorso questa modalità si perse. Oggi, rimangono solamente alcune melodie di preghiere, tramandate grazie alla memoria di pochi ebrei che vivevano in questa zona.
Anche in Piemonte, aggiungendo parole ebraico o aramaico, gli ebrei comunicavano senza farsi capire da altri. Queste parole dialettali divennero talmente comuni che anche i non ebrei le utilizzavano. Il dialetto ebraico-piemontese fu utilizzato anche per scrivere commedie, poesie e ballate: ad esempio La gran battaja dj’ abrei d’Moncalv (La grande battaglia degli Ebrei di Moncalvo), in cui si narra di una rissa che coinvolse molti ebrei sulla piazza di Moncalvo.